domenica 8 dicembre 2013

Vendèe Globe

La Vendèe Globe è la più famosa e conosciuta Regata Oceanica intorno al Mondo, il sogno di ogni velista. 
Storia e piccoli aneddoti di una gara unica ed estrema.

La regata Oceanica si svolge ogni 4 anni, questa manifestazione velica è innanzitutto un’avventura umana che si svolge in solitario, intorno al mondo senza scali, su barche monoscocca. 

La partenza e l’arrivo avviene a Les Sables d’Olone in Francia. In questa regata si percorrono 43,000 km, dopo la partenza data con un colpo di cannone, gli equipaggi fanno rotta verso il Golfo di Biscaglia dirigendosi verso Sud passando per tre celebri capi:il Capo di Buona Speranza, il Capo Lewin e il Capo Horn.
La “leggenda” narra che la competizione sia nata da un gruppo di amici in cerca di sensazioni forti. Philippe Jeantot organizzò il primo Vendèe Globe nel lontano 1989, “il tempo”, ha dichiarato, è un
elemento essenziale e inevitabile per raggiungere una perfetta simbiosi con la sua barca. 
Si dovrebbe fermare. Un giro del mondo in solitario, ininterrottamente e senza compiere scali o ricevere assistenza, sono queste le uniche condizioni per realizzare questa simbiosi. 
Nel corso della prima edizione siamo andati incontro all’ignoto. Nessuno dei 13 skipper partecipanti alla regata del 1989 aveva fatto l’esperienza di navigare in solitario per oltre 100 giorni. 
La corsa è riservata ai monoscafi da 60 piedi, in altre parole 18,20 metri, il requisito principale che devono avere i partecipanti è una grande resistenza fisica perché gli unici due scali previsti sono alla partenza e arrivo entrambi a Les Sables d’Olone. 
Al di fuori di assistenza medica in caso di necessità i marinai non possono ricevere nulla, comprese persone a terra che li assistono, ma possono accedere ai bollettini meteorologici forniti da enti locali o dagli stessi organizzatori. 
In caso di naufragio un concorrente può soccorrere e prendere a bordo della propria imbarcazione una persona in difficoltà senza essere squalificato, lasciandolo poi nel primo porto. Per i marinai che vi prendono parte l’arrivare al termine dell’avventurosa regata, equivale a una vittoria! 
Per partecipare alla Vendèe Globe gli skipper devono poter dimostrare di avere al proprio attivo un’esperienza di navigazione acquisita nei dodici mesi precedenti la gara su imbarcazioni equivalenti a quelle impiegate nella regata che li porterà a navigare nei mari più impegnativi del mondo. 
In questi anni anche la sicurezza è notevolmente migliorata: le barche sono autoradrizzabili, inaffondabili, a tenuta stagna con un’uscita di emergenza. 
La chiglia è arancione fosforescente per facilitare le individuazioni in mare, zattera di salvataggio, kit di sopravvivenza e ripetitore radar. 
Rispetto alle prime edizioni la Vendèe Globe è notevolmente cambiata, diversi skipper partecipanti anno alle spalle vari giri del mondo fatti in barca. 
Poi l’evoluzione tecnologica degli scafi con particolare riferimento alle comunicazioni, e quindi alla possibilità di recuperare in tempi brevi naufraghi come avvenuto nel 1996 con Dinelli e Bullimore. 
Ai tempi di Bernard Moitessier gli skipper erano praticamente “isolati dal resto del mondo”, lo stesso Moitessier comunicòl’abbandono della gara (era primo in classifica e si stava avviando a una vittoria certa), lanciando con la fionda un messaggio sul ponte di un cargo in transito! 
Detto questo e considerato l’elevato livello tecnologico raggiunto non bisogna sminuire i pericoli che rimangono immutati. Le condizioni meteo e del mare dei 40 e 50 gradi Sud sono sempre imprevedibili.


Per quanti vogliono approfondire l’argomento segnalo il sito internet: www.vendeeglobe.org



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